venerdì 11 luglio 2008

GUARDATE I CARI FASCI DI MERDA

NO AL CONCERTO NAZI A REGGIO EMILIA.
Resoconto dell'Assemblea Antifascista.

Questo concerto non s'ha da fare!
Tra il pomeriggio e la serata di ieri (10/07/2008) si è svolta, presso il Laboratorio Sociale Aq16, l'Assemblea Antifascista contro il concerto della band fascista Legittima Offesa (in occasione della festa per il loro decennale) previsto per sabato 12 luglio all'Extreme Club di via Garonna 9 a Cella (fraz. di Reggio Emilia sulla via emilia per Parma).
Alla assemblea hanno partecipato, tra l'altro, anche l'ANPI e la stampa locale:
1) attraverso l'ANPI e il PDCI questa mattina si terrà un ODG urgente in consiglio comunale in cui si chiederà di fare pressione sul locale Extreme Club (e indirettamente su ogni altro locale della città) affinchè non venga concessa alcuna agibiltà a concerti e feste di formazioni nazifasciste, ne ora ne mai;
2) attraverso la stampa locale questa mattina L'Extreme Club è stato "sputtanato" sulle prime pagine dei giornali cittadini come un locale che concede spazi alla realizzazione di un concerto nazirock nella terra della Resistenza, dei fratelli Cervi, dei morti di Reggio Emilia e martiri antifascisti del 7 luglio, etc.
Durante l'assemblea un giornalista ha provveduto a fare una telefonata a Gigi cantante dei Legittima Offesa, il quale, cascando dalle nuvole e tra mille domande, ha ovviamente negato la presenza del concerto a Reggio Emilia, cercando di sapere da dove fosse arrivata la notizia del meeting point dei camerati al casello di Reggio Emilia tra le 20 e le 21.30 di sabato. La conversazione si è poi chiusa che a loro come Legittima Offesa non importa nulla dei "terroristi" dei centri sociali e dell'Aq16.
In un'altra fase dell'assemblea si è fatta una telefonata all'Extreme Club per chiedere chiarimenti sull'evento. Dal locale hanno risposto che per sabato sera è prevista una festa di compleanno (quello dei 10 anni della nazi-band! ndr) con concerti e musica fino all'alba, ma senza contenuti politici e che quindi non erano a conoscenza della possibile presenza di qualche centinaio di camerati.
La realtà è ben diversa ed è certamente la seguente:
sabato 12 luglio 2008 qualche centinaio di nazifascisti, provenienti da tutta Italia, si ritroveranno, con auto furogoni e pullman al casello, di Reggio Emilia tra le 20 e le 21.30 (qualcuno forse arriverà anche in stazione). Quindi si muoveranno in massa verso l'Extreme Club di via garonna 9 a Cella (fraz. di Reggio Emilia sulla via emilia per Parma) dove i Legittima Offesa terranno un concerto e una festa per il loro decennale.

Tutto questo a Reggio Emilia (e in nessuna altra parte del pianeta) non può e non deve accadere. Pertanto, qualora il "tentativo istituzionale" di fermare il concerto dovesse mostrarsi vano ed inutile, le autorità, tutte, dovranno assumersi la responsabilità di aver consegnato agibilità ad una gazzarra nazifascista in una delle città simbolo della Resistenza.
D'altra parte, laddove le istituzioni potrebbero fallire di sicuro non fallirà l'azione antifascista affinchè il rigurgito nazifascista non metta piede, ne ora ne mai, per le proprie feste sulle terre reggiane.

Reggio Emilia è antifascista.

Il concerto nazifascista non si deve fare. Ognuno è avvisato!

Reggio Emilia Antifascista

martedì 8 luglio 2008

NAZIONALE SPECCHIO DELLA NAZIONE?


Riporto questa interessante intervista da "A":

"Nel calcio come nella politica vogliamo essere tranquillizzati. Se ci sono i comunisti che mangiano i bambini allora è più tranquillizzante risputare al centro. Ora con Donadoni e la Nazionale si farà la stessa cosa. La Nazionale rispecchia il Paese: non sa fidarsi dei giovani e delle novità ed esprime i valori più diffusi. Così come la tv offre l'immagine delle veline e dei tronisti, i nostri sono fra i calciatori più bravi del mondo, ma uno che vive la sua carriera in pantaloncini non può essere la rappresentazione di tutti i valori positivi. Io esulto per il gesto tecnico, ma non li considero degli Dei. In Italia invece c'è sempre bisogno di santificare le persone. Per dire, Totti deve rappresentare il padre perfetto, il marito perfetto, il cittadino perfetto...".
Tifare però non costa nulla.
"Appunto. Anzi, ti allontana dal pensiero, dalle cose che non ti piacciono. Se la tua squadra, o parte politica, vince, anche tu ti senti un vincitore. E magari da 15 anni sei lì con un contratto da precario e non ti piaci per niente. Se perde, tutti a dare addosso. E' il vizio degli italiani. Non mi piace questo bisogno di fustigazione o di allori che fa male al Paese. E' la moda del superpativo assoluto: il bisogno di forzare".
Si spieghi meglio.
"Prendiamo Donadoni: mi ricorda Veltroni. Esattamente come Veltroni ha fatto il massimo con quello che aveva. Veltroni arrivava con un governo incapace di comunicare i risultati, diviso, perennemente in lite. Eppure dopo il discorso di Torino era lui l'uomo nuovo, il salvatore della sinistra. Quando ha perso, hanno detto che ha sbagliato tutto...".
Lei invece cosa dice? Hanno sbagliato?
"Diciamo che ho una malsana passione per gli agnelli sacrificali, per chi va incontro a una disfatta annunciata. Il punto è che l'Italia non sopporta il perdente, ama il sogno di grandezza, quindi Berlusconi. Se un politico, come un ct della Nazionale, si presentasse chiedendo sacrifici nessuno lo voterebbe. C'è bisogno di essere rassicurati, ora e subito. Così ci proiettiamo sempre verso chi ci riempie di bugie. E ci ritroviamo con un Parlamento che agli occhi internazionali fa ridere. Personaggi improbabili per le cose dette e non mantenute, sia a destra che a sinistra. E ora si sacrificherà Donadoni per tornare a un altro sogno di grandezza".
Come mai?
"Non è importante cercare di comprendere le ragioni di una sconfitta. Si preferisce il colpo di spugna. Si ricorda la polemica all'inizio dei Mondiali 2006, perchè nessuno cantava l'inno nazionale? Poi, quando si è sentito l'odore della vittoria, tutti petto in fuori, a cantare come novelli balilla. Così è l'italiano, ritrova l'orgoglio quando è felice, non se si deve combattere per difendere qualcosa, se bisogna sacrificarsi per ottenere un risultato. E a questo proposito mi viene in mente un altro parallelo tra calcio e politica".
Dica, il tema ormai è questo...
"Basta prenderci in giro. Invece di indignarci con la Nazionale, indignamoci con i politici, con le paure e le promesse create ad hoc. Questa propaganda sulla criminalità dilagante, ad esempio, è del tutto ingiustifacata. Le nostre città non sono più pericolose di altre europee. L'esercito usiamolo per cercare il mafioso, anche se sappiamo bene che quello in carcere non ci andrà mai perchè è addentellato col politico. Se smettessimo di fumare l'oppio delle promesse diventeremmo tutti meno rincoglioniti, e quindi giustificheremmo anche Donadoni che esce ai rigori".
Ilaria D'Amico

lunedì 7 luglio 2008

ONORE AI MARTIRI DEL 7 LUGLIO


Vi dò l'arrivederci alla settimana prossima, ricordando i Martiri reggiani che il 7 luglio 1960 vennero assassinati dal governo italiano. La piazza più grande e importante della nostra città è dedicata proprio al loro sacrificio.
"ed il nemico attuale è sempre e ancora eguale
a quel che combattemmo sui nostri monti e in Spagna"

Gherry

Compagno cittadino, fratello partigiano,
teniamoci per mano in questi giorni tristi:
di nuovo a Reggio Emilia, di nuovo là in Sicilia
son morti dei dei compagni per mano dei fascisti.

Di nuovo, come un tempo,sopra l'Italia intera
urla il vento e soffia la bufera.

A diciannove anni è morto Ovidio Franchi
per quelli che son stanchi o sono ancora incerti.
Lauro Farioli è morto per riparare al torto
di chi si è già scordato di Duccio Galimberti.

Son morti sui vent'anni, per il nostro domani:
son morti come vecchi partigiani.

Marino Serri è morto, è morto Afro Tondelli,
ma gli occhi dei fratelli si son tenuti asciutti.
Compagni, sia ben chiaro che questo sangue amaro
versato a Reggio Emilia, è sangue di noi tutti

Sangue del nostro sangue, nervi dei nostri nervi,
come fu quello dei fratelli Cervi.

Il solo vero amico che abbiamo al fianco adesso
è sempre quello stesso che fu con noi in montagna,
ed il nemico attuale è sempre e ancora eguale
a quel che combattemmo sui nostri monti e in Spagna

Uguale è la canzone che abbiamo da cantare:
Scarpe rotte eppur bisogna andare.

Compagno Ovidio Franchi, compagno Afro Tondelli,
e voi, Marino Serri, Reverberi e Farioli,
dovremo tutti quanti aver, d'ora in avanti,
voialtri al nostro fianco, per non sentirci soli.

Morti di Reggio Emilia, uscite dalla fossa,
fuori a cantar con noi Bandiera rossa,
fuori a cantar con noi Bandiera rossa!

domenica 6 luglio 2008

ONORE A QUESTI 2


"Aaaeeeeeeehhhhh" direbbe Massimo Marianella...

venerdì 4 luglio 2008

PACE ESTIVA

Il post ASTA FANTA, invece di risolvere in pochi attimi un problema, ha creato discordie senza senso, perciò è stato da me (Danny) rimosso, basta liti e offese senza senso per sto gioco.

L'asta si fa la Domenica in tarda mattianata: Dormono tutti, ci siamo tutti, nessuno perde partite delle 15.
Se gli anticipi rivelano molte cose ve la prenderete con Love, che però sarà felice di aver fatto l'asta Live.
Farlo oltre la Prima giornata è escluso.

La decisione era necessaria